Nella prima metà dell’Ottocento, Luigi (1783-1851) e Clemente (1789-1839) Cardinali furono tra i principali rappresentanti dell’ambiente culturale della città di Velletri. Parallelamente agli studi giuridici, a cui entrambi si rivolsero per le condizioni non floride del patrimonio familiare, i due fratelli si dedicarono alla ricerca antiquaria svolgendo la loro attività nell’ambito della Società Letteraria Volsca Veliterna, fondata dal padre, Domenico Antonio Cardinali, con Clemente Erminio Borgia.
Luigi fu iscritto, sedicenne, alla Società e, in seguito, ne divenne anche segretario. Tra le attività dello studioso si deve ricordare quella che svolse in qualità di notaio e bibliotecario comunale: egli si dedicò al riordinamento dell’ar-chivio e al progetto di una biblioteca da rendere accessi-bile al pubblico e da arricchire con nuovi fondi librari. Nel corso delle sue ricerche, Luigi strinse importanti rapporti di amicizia con Antonio Nibby e Pietro Tenerani, allievo di Antonio Canova.
Il più giovane dei due fratelli, Clemente (n. 53), si rivolse in particolare agli studi di epigrafia. Rimangono, tra gli altri, due repertori manoscritti datati rispettivamente al 1815 (Inscriptiones Borgianae) e al 1817 (Iscrizioni Antiche Borgiane) che rappresentano il Corpus del Lapidario Borgiano. Grazie a questi cataloghi, redatti prima della dispersione della raccolta dei Borgia, è stato possibile ricostruire e studiare nella sua interezza la collezione epigrafica del Museo Borgiano. In seguito, nel 1823, Clemente pubblicò il volume Iscrizioni antiche veliterne, un’altra opera fondamentale per la conoscenza del patrimonio archeologico della città (nn. 54-56; n. 57 in bacheca). Tra le epigrafi particolare rilevanza riveste la famosa lamina volsca, o Tabula Veliterna, una tavoletta bronzea con iscrizione risalente al IV sec. a.C. circa, di primaria importanza per lo studio della lingua volsca (n. 55).
Il valore dell’opera di Clemente Cardinali è da individuare nella volontà di conservare la memoria delle antiche testimonianze monumentali di Velletri e del suo territorio, e nell’intento di far conoscere ai concittadini le radici storiche della città. Anche Clemente fu segretario e addirittura dittatore della Società Letteraria Volsca e ne favorì la riforma in «Accademia di scienze, lettere ed arti», provvedendo, dal 1834 al 1839, alla pubblicazione di tre volumi contenenti gli studi prodotti dai membri della Società. Oggi, nella Biblioteca Co-munale di Velletri si conservano gli scritti di Luigi e Clemente, recentemente riordinati e costituenti il Fondo Cardinali. Nella chiesa di San Lorenzo, dove fu sepolta la famiglia, si conservano ancora le lapidi dei due fratelli e il notevole monumento funerario di Anna Maria Cardinali realizzato dall’artista Pietro Tenerani.