Basilica Cattedrale San Clemente
La Cattedrale di San Clemente I Papa e Martire a Velletri si data al V secolo e presenta una struttura basilicale suddivisa in tre navate con sette cappelle laterali. Eretta su un antico edificio pubblico del Municipio Romano, conservò la struttura originale fino al 1200, quando furono costruiti la cripta e l’abside a pianta poligonale. Nella cripta è conservato un affresco che rappresenta la Traslazione delle reliquie dei santi Eleuterio e Ponziano. La Sacrestia risale al XV secolo e la Cappella dell’Immacolata Concezione fu costruita in seguito a un voto durante una peste del 1483. Nel XVI secolo furono costruite le cappelle del SS.mo Sacramento, del Suffragio e ampliata quella della visitazione. Nel 1656, il campanile crollò a causa di un fulmine e fu ricostruito dal vescovo De Medici, che anche sistemò l’Altare Maggiore. Nel XVIII secolo fu completato l’interno con un grande controsoffitto a cassettoni con affresco centrale di Giovanni Odazzi. Durante i bombardamenti del 1944 si persero molti affreschi e il coro ligneo, ma furono ricostruiti nel XX secolo grazie al cardinale Clemente Micara. Il fonte battesimale e la Porta Santa bronzea sono stati recentemente restaurati.

Santuario della Madonna delle Grazie
La Madonna delle Grazie è un’immagine sacra situata nella Basilica di San Clemente a Velletri. Si dice che l’immagine sia stata donata a Giovanni II, vescovo di Velletri, nel 732 o che provenga da Costantinopoli, ma non ci sono prove certe. La festa dedicata alla Madonna delle Grazie viene celebrata la prima domenica di maggio con una processione e un’altra festa è stata istituita in ricordo del terremoto del 1807. Molti Papi sono venuti a venerare la Madonna, tra cui Pio IX, che aveva una particolare devozione per lei. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’immagine è stata spostata da Velletri a Roma. Nel 1949, è stata proclamata patrona della diocesi di Velletri dal cardinale Clemente Micara.

Parrocchia Santa Maria in Trivio
La chiesa fu costruita prima del campanile, e aveva uno stile gotico con un soffitto a vista. Nella prima metà del secolo XVII, divenuta fatiscente, fu dato incarico all’architetto Carlo Maderno di redigere il disegno della nuova chiesa, che avrebbe assunto la forma a croce latina, con cupola centrale, cappelle laterali e sontuosa facciata. Il completamento dell’opera fu affidato all’architetto Carlo Murena nel 1759 da parte del Vescovo Cardinale Raniero D’Elci. La seconda guerra mondiale e i suoi bombardamenti aerei e navali causarono il crollo di gran parte della navata centrale e dell’abside della chiesa. Il campanile della chiesa di S. Maria in Trivio è uno dei più famosi in Italia per la sua altezza e conservazione. Il nome “Trivio” deriva dalla convergenza di tre strade davanti alla chiesa, ma viene comunemente chiamato “Campanile di S. Maria” perché è stato eretto come campana della chiesa dedicata a S. Maria Assunta in Cielo. Oggi è una torre civica. La torre è opera dei famosi Maestri Comacini ed è stata costruita durante il primo periodo del rinnovamento artistico italiano. Ha un’altezza di oltre 40 metri e in origine non era separata dalla chiesa, ma fu separata solo nel 1622. Durante la seconda guerra mondiale fu gravemente danneggiata dai bombardamenti, ma è stata rapidamente restaurata dalla Soprintendenza ai Monumenti.

Parrocchia San Michele Arcangelo
Il documento più antico che menziona la presenza della chiesa risale al 1065, ma si ritiene che sia stata costruita molto tempo prima. Si pensa che sia stata eretta sulle rovine di un tempio dedicato a Marte. La chiesa ha subito molte ricostruzioni nel corso dei secoli, l’ultima delle quali avvenuta nel 1884 su disegno dell’ingegnere Pacifico Di Tucci, su richiesta del parroco don Spiridione Bertollini. La chiesa custodisce una copia dell’opera di Agostino Carracci, “Sant’Anna”, che fu donata alla chiesa nel 1626 dal notaio Zeffiro Velli di Velletri. L’altare maggiore è ornato da un crocifisso realizzato da Filippo Zucchetti nel 1703.